La Casa dei Bambini: intro e obiettivi.
Nasce, dopo molte richieste, il Progetto in Natura Kirikù pensato per i bambini dai 3 ai 6 anni.
Ci siamo dati alcuni obiettivi per questo Progetto.
Il primo, è quello di dare un continuo alle attività montessoriane già messe in pratica al Micronido Kirikù.
Il secondo, è essere ancora più vicini al mondo dell’infanzia.
Infine, vorremmo sostenere le famiglie per rendere più semplici la crescita e la socializzazione dei loro bambini, prima della scuola dell’obbligo.
Essendo il Progetto condiviso con le famiglie, sarà dato il compito di partecipare con idee e lavoro pratico.
I metodi
Come faremo per arrivare a questi obiettivi?
Semplice: utilizzeremo idee prese da varie proposte formative.
Nello specifico?
I metodi: Montessori, di Don Bosco, Steineriano, l’Asilo nel Bosco e, in generale, tutto lo stile Outdoor Education.
Sono caratterizzati tutti da fare attivo e, principalmente, attività all’aperto, quindi, in giardino e nella natura che ci circonda, nei boschi o sulle rive del lago.
Sarà sempre chiaro il focus delle regole del Ministero.
“Ogni luogo che scopriremo con la fantasia,
diventerà il nostro school playground.”
le parole chiave della Casa dei Bambini sono:
- Fare esperienza,
- Apprendere da soli,
- Vivere le emozioni,
- Cercare il bello,
- Natura come maestra,
- Comunicare.

La Casa Dei Bambini: i tre anni.
Vediamo cosa succede nel percorso dei tre anni.
Primo anno
Durante il primo anno useremo, principalmente, il giardino e le strade intorno alla Casa.
I bambini troveranno i classici giochi e le strutture su cui salire.
In un terreno lì vicino, invece, faremo altre cose.
Come ad esempio, l’orto e una mini fattoria, e laboratori di giardinaggio e di bricolage.
Verranno usati attrezzi di uso comune, come martelli, seghe, pinze, forbici…
Il tutto, certo, sotto l’occhio attento dei maestri.

Secondo anno
Durante il secondo anno vivremo la natura intorno a noi e, con uscite settimanali, scopriremo il bosco e le rive del lago.
Ci muoveremo a piedi, grazie ai sentieri che collegano i luoghi di interesse.
I bambini vivranno concretamente come girano le stagioni; e lo faranno osservando come cambiano, durante l’anno, i colori, gli odori, i profumi e i rumori.
MA NON è FINITA QUI…
La struttura si doterà di un pullman che ci permetterà di scoprire mete più lontane.
Come il bosco e la caldara di Manziana, le cascate di Castel Giuliano e tanti altri posti.
Terzo anno

Il terzo anno sarà diverso dal secondo in due punti.
In primis, aumenteranno a 2 o 3 le uscite.
E, in secondo luogo, verranno svolte delle attività per la scolarizzazione, come la pre-scrittura, la pre-lettura e il pre-calcolo.
Negli ultimi mesi, per i bambini sono previste delle ore di gioco in preparazione alla scuola.
Proveranno a stare seduti nei banchi, a fare l’appello, una lezione con la lavagna o una prova, e molto altro.
Studi confermano che i bambini del bosco sono più capaci di altri di stare attenti e di vivere i rapporti.
“Una qualità dei Bambini del Bosco è che sono molto bravi a sapere di cosa hanno bisogno e a dirlo”

La missione de La Casa Dei Bambini
Vediamo di nuovo, insieme, i vari focus di questo Progetto.
Al primo posto, c’è lo sviluppo mentale del bambino.
In secondo luogo, invece, un sano sviluppo affettivo e sociale.
Il tutto nel rispetto dei tempi di ciascuno.
Infine, l’altro punto chiave, che è alla base di tutto il nostro agire, è usare il gioco per guidare ogni intento educativo.
COSA VIVRANNO I BAMBINI
La Casa è, prima ancora di una scuola, una famiglia e una seconda casa, e, poi, un ambiente per stimolare la curiosità e la fantasia, che sono alla base del sapere.
E, di conseguenza, è anche un luogo di relazioni sane per lo sviluppo dell’indole.
Le attività sono fondate, principalmente, sui metodi Montessori, di Don Bosco e dell’Asilo nel Bosco.
Le nostre guide da cui prendere sempre idee.
PERCHè ABBIAMO SCELTO QUESTI METODI?
La risposta è semplice.
Il Progetto si basa su questi metodi perché hanno un approccio creativo e non tecnico.
Un modo che previene e di lavoro di squadra, mai opprimente e competitivo.
Meglio avere uno spazio in cui muoversi che stare fermi ai banchi.
IL RISULTATO QUALE SARà?
Dare fiducia al bambino significa, in sostanza, far crescere in lui l’autostima invece che le dipendenze.
I maestri
Come già detto, tutti, e quindi anche i nostri maestri, sposano il Progetto in ogni sua parte.
E, per parlare di loro, riprendiamo un pensiero di un nostro amico, il quale dice:
”I maestri non esistono!
Ma esistono persone curiose, piene di passione, felici e piene di amore…”
Parliamo di persone che hanno a cuore la cura del prossimo.
Non insegnano nulla, ma condividono con i bambini l’esperienza della loro meraviglia, portandoli, così, ad imparare.
Di conseguenza, lo stimolo fa sì che i bambini, da soli, maturino conoscenze e competenze.
E lo possono fare sia in un ambiente preparato, che nella natura; sia su un libro, che con i compagni.
Per riassumere, il nostro motto è insegnare la passione e la meraviglia!
PER FINIRE
Poichè nel contatto con la natura il bambino vive la meraviglia, che è una forma di auto-insegnamento, non ci sarà il costante bisogno di qualcuno che dica “Vedi quello? È un ramo!” oppure “E questa? Cos’è? Un seme, una pigna o una ghianda?”.
Il bambino fa da solo!
Il doposcuola

Qui, invece, le attività legate al Progetto in forma di dopo-scuola:
- Pittura e disegno,
- Fotografia,
- Vasellame,
- Corso di nuoto,
- Corso di yoga,
- Danza,
- Teatro,
- Circo, magia e giocoleria.
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